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Semi di marijuna light fonte di omega 3

Nei semi di marijuna light un equilibrio vecchio di 10.000 anni

Per una buona salute, oggi più che mai è importante una dieta alimentare ricca di omega 3 di cui l’olio ed i semi di marijuana light è una fonte ottimale.

Sono tanti glu studi antropologici nutrizionali e genetici che hanno indicato come, la dieta umana si è evoluta negli ultimi 10.000 anni. E questo, bene o male lo sapevamo tutti, visto che è da un po’ che non mangiamo più bistecche di brontosauro alla clava.

Ironia a parte, la cosa davvero stupefacente è che i cambiamenti maggiori, se vogliamo i più importanti, riguardano “solo” gli ultimi 150 anni.

Perchè si è modificata la nostra dieta ?

Il cambio dei ritmi, dei modi di vivere e del lavoro hanno influenzato chiaramente, anche il tipo di alimentazione. Ad influire in modo importante c’è stata inoltre l’evoluzione tecnologica, elemento sostanziale (nel bene e nel male) di questo ultimo secolo.

L’apporto ed il dispendio di energie assieme al tipo ed alla qualità dei grassi assunti, sono stati decisamente alterati. I nuovi vegetali, frutto dell’agroindustria moderna, dell’acquacoltura hanno determinato forti cambiamenti nella creazione di vegetali ed animali.

Tutto ciò chiaramente ha modificato la composizione della dieta delle società occidentali. Se da una lato c’è stato un notevole incremento del cibo, il rovescio della medaglia è stato (e lo è ancora!) un marcato cambiamento nell’equilibrio dei nutrienti.

Acidi grassi cosa è cambiato?

Come detto gli ultimi 150 anni sono stati quelli più importanti. In modo particolare, l’evoluzione del rapporto tra ω-6 e ω-3 nell’alimentazione occidentale. L’antico equilibrio che per milioni di anni si è mantenuto costante (tra ω-6 ed ω-3) durante la lunga storia evolutiva del genere Homo, di colpo, negli ultimi 100/150 anni, mutando ha determinato cambiamenti genetici, proprio in risposta a queste influenze diettetiche. Un fenomeno nuovo per l’evoluzione umana ed in un lasso di tempo molto breve se comparato con la sua storia evolutiva. Diversi studi sugli aspetti evolutivi sulla dieta umana indicano che sono avvenuti importanti cambiamenti nel tipo e nella qualità di acidi grassi essenziali (EFA) assunti regolarmente e nel contenuto di antiossidanti degli alimenti (vitamine C ed E).

Olio e semi di canapa fonte di ω-3

I semi di marijuana light sono una ricca fonte di acidi grassi, con una frazione lipidica del 25/30 %.

Lo spettro degli acidi grassi è la ragione dell’elevato valore nutrizionale dell’olio di semi rispetto ad altri oli commestibili non raffinati. L’olio di semi di canapa contiene quasi esclusivamente acidi grassi essenziali (EFA), un’ alta percentuale di acidi grassi polinsaturi (PUFA) pari circa all’85%. Inoltre nell’olio estratto dalla marijuana light è presente l’acido alfa-linoleico ω-3 dal 15 al 25%. Una quantità così significativa è rara da individuare in altri oli da cucina, se non in quello di soia e di colza. Infine, essendo il rapporto tra ω-6 ed ω-3 ottimale, con un valore di 3-1, l’olio di semi di canapa diventa ideale per integrare acidi grassi essenziali in proporzioni adeguate.

Perchè assumere l’olio di semi di marijuana light fa bene?

Dopo questa serie di dati, valori e ω da tutte le parti, vogliamo riassumere un po’ il nostro articolo. I dati emersi dalle ricerche evolutive hanno indicato un cambiamento (negativo) nella dieta umana, soprattutto in considerazione alla dieta occidentale moderna. Il rapporto ω-6 ed ω-3 ridotto considerevolmente ha favorito complicazioni croniche, malattie cardiovascolari, diabete, cancro, artrite, reumatismi, asma, depressione. Tutti questi fattori aumentano con l’assunzione degli ω-6 ; diminuiscono invece attraverso gli acidi grassi ω-3. Il rapporto tra ω-6 ed ω-3 è importante in ogni dieta, soprattutto per la nostra salute. L’introduzione dell’olio di semi di marijuana (canapa) light nella dieta quotidiana, apporta un aumento significativo di acidi grassi essenziali (EFA) e polinsaturi (PUFA) in un ottimale rapporto tra ω-6 ed ω-3.

Marijuana light cosa pensa L’OMS

Il parere dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla canapa light

Bellastoria si propone come punto di riferimento sull’argomento: marijuana light e su tutte le sue sfaccettature. Dalla storia, alle curiosità, le novità. Ci piace parlare di tutto, noi la canapa light la produciamo ma, non ci limitiamo solo a quello. La passione per questa pianta, ci spinge a ricercare informazioni, pareri che possano interessare i nostri lettori. Oggi l’argomento è certamente tra i più interessanti e ricchi di speranza, non solo per chi come noi produce marijuana light ma per tanta gente, soprattutto per quanti nutrono pèerplessità e dubbi sulla pianta di canapa light.

Un lungo percoso, alla fine del quale, L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto le proprietà mediche della marijuana light, o più precisamente della cannabis ed ha chiesto che venga riclassifficata a livello mondiale.

L’OMS cambia il corso della storia sulla marijuana light

L’ennesimo passo in avanti, da quando nel lontano 1954, la cannabis venne inclusa nella convenzione unica degli stupefacenti. A distanza di più di 60 lunghi anni, il suo status è stravolto, grazie ad un costante lavoro di revisione e studio delle sue proprietà. L’OMS dopo la revisione sulla marijuana light, sta divulgando delle raccomandazioni scientifiche sul valore terapeutico della canapa light e dei suoi derivati.

La storicità di questo evento, cambierà il comportamento di molti governi. Saranno in tanti ad essere influenzati a livello globale sulle decisioni e sulle riforme ispirate a livello nazionale. In modo particolare siamo certi che tutto questo avverrà in maniera più decisa in quei paesi in cui non c’era in atto la vecchia convenzione sulla canapa.

Dice L’OMS

I trattati internazionali sulle droghe hanno a lungo ostacolato le riforme sulla marijuana light a livello nazionale, ora però, le raccomandazioni dell’ OMS invitano ad invertire decisamente la rotta sulla classificazione data dalle Nazioni Unite circa la cannabis appunto. Un segnale forte dicevamo all’inizio di questo articolo, l’ennesimo, che ci fa capire giorno dopo giorno la rivoluzione culturale e non solo, che la pianta di marijuana light sta provocando. Un’erba classificata per anni come stupefacente, ora è tutt’altro che pericolsa, anzi, ci si è resi conto delle sue straordinarie proprietà mediche. Poche cose nella vita hanno avuto un radicale cambiamento, soprattutto se si pensa che si è passati dal negativo al positivo (molto spesso avviene il contrario!).

I consigli dell’OMS sulla marijuana light

Il miglior consiglio suggerito dall’OMS è quello di eleminare dalla categoria più restrittiva (tabella IV) della convenzione unica sugli stupefacenti, la cannabis e la resina. Il Delta-9-tetraidrocannabinolo (THC per gli amici) dovrebbero essere spostati nella tabella I della convenzione del 1961, mentre gli estratti e le tinturedi cannabis dovrebbero addirittura essere rimossi ed inseriti nella tabella III, in quanto preparati farmaceutici contenenti THC.

Un chiarimento è stato fatto anche sul valore del THC che, nei preparati a base di CBD, in cui il tetraidrocannabinolo ha un valore al massimo dello 0,2% non sono sotto controllo internazionale. Già precedentemente L’OMS si era espressa sull’argomento, evidenziando che il CBD non va incluso nella convenzioni internazionali; tuttavia chiede di rendere ancora più chiaro questo passaggio.

C’è ancora da attendere e da sperare

Tutto molto bello vero? Ma bisognerà attendere ancora un po’ perchè si possa avere un riscontro legislativo. Certamente è un risultato epico, quello espresso dall’OMS e che dovrà sicuramente essere preso in seria considerazione, dal mondo intero. La primavera del 2020 segnerà una data importante, alla luce di quanto appena affermato, precisamente a marzo, la Commissione ONU sugli stupefacenti vedrà protagonisti i singoli paesi che, voteranno se accettare o meno le raccomandazioni dell’OMS sulla marijuana light, cannabis che dir si voglia e sui suoi derivati.

Canapa light in sardegna a maggio si vota?

Il Colorado Italiano vuole legalizzare la canapa light Ajò!

Cantava delle montagne del Colorado, la legendaria Rocky Mountain Hight, del grande John Denver. Raccontava di quei paesaggi incontaminati e mozzafiato…cosa hanno in comune lo stato del Colorado con le montagne della Gallura? Beh, da oggi, oltre le rocce e l’estasiante bellezza malgrado la distanza considerevole che li divide, queste due terre hanno qualcosa che li lega.

La Sardegna come il Colorado D’Italia ?

Ajò Baby ci verrebbe quasi di dire, visto che da Cagliari ci provano e fanno sul serio…Di cosa stiamo parlando? Beh, di una raccolta di firme per la legalizzazione della cannabis sul territorio regionale. Così come è stato fatto nello stato del Colorado, che a “colpi” di referendum popolari sono riusciti a legalizzare la canapa light, così gli amici Sardi, tentano la loro strada cercando di ripetere con oltre 10 mila firme raccolte in meno di 4 mesi, di indire quattro referendum popolari, due dei quali riguardano appunto la marijuana light.

A raccogliere le firme è stato il comitato Pro Sardinia, del quale fanno parte anche i radicali, l’associazione Luca Coscioni e Mdp.

La raccolta delle firme si è conclusa a gli inizi di Settembre. A questo punto l’ufficio regionale darà il suo responso (entra qualche settimana ancora) sull’ammissione del referendum. Nel caso in cui venga approvato, le votazioni potrebbero tenersi nella primavera del 2019. Nel caso poi, dovesse prevalere il “SI” la Regione Sardegna richiederebbe al Governo Italiano la possibilità di avviare la coltivazione di cannabis a scopi terapeutici e di legalizzarne l’autoproduzione da parte dei singoli cittadini, anche a scopo ricreativo.

Come il Colorado dicevamo prima (ma non solo, diversi stati USA hanno giocato questa carta) per legalizzare la canapa light in Sardegna.

C’è però un’aspetto da non sottovalutare. La Costituzione Italiana non è quella Americana; le regioni in Italia non hanno il diritto di legiferare in contrasto con la normativa su questi temi.

Il risultato perciò del referendum non avrebbe quindi nessun vincolo e difficilmente potrebbe portare a dei frutti diversi dalla provocazione. Crediate tutto questo sia inutile?

Noi di Bellastoria, siamo convinti invece che si tratti di un modo sano e forte per rilanciare il dibattito sull’opportunità della legalizzazione della canpa light.

Il CBD migliora il sesso ma nessuno lo sa

Canapa light e cbd nel sesso,  i prodotti Bellastoria con CBD 17%

Non c’è crisi tra i prodotti che la gente usa, o almeno prova ad usare per migliorare la loro vita sessuale. Indossando lingerie, assumono pillole, acquistano giocattoli, manette…l’industria del sesso ha qualcosa per tutti i gusti. Ma questi “miglioramenti” spesso determinano l’aggiunta di qualcosa di nuovo o l’introduzione di cambiamenti che possono risultare scomodi.

E se esistesse un modo semplice e discreto per avere una migliore esperienza sessuale senza aggiungere altro al mix?

Nessuna spremuta di coraggio, nessun nuovo trucco, solo tu e il tuo partner.

Il CBD è una sostanza che è presente nella canapa light è indubbiamente un elemento da considerare e valutare nelle ricette per migliorare l’attività e la vita sessuale.

In una intervista più di 1.000 persone hanno provato il CBD per scopi sessuali ed il 68% di loro ha affermato di aver migliorato la propria esperienza, altri hanno riscontrato che li ha aiutati a rilassarsi o migliorare il loro umore generale.

Con opzioni che vanno dal lubrificante al CBD ai cibi commestibili, non possiamo non mensionare la canap light, certamente il più naturale di tutti. Ci sono molte possibilità disponibili per trovare il metodo o il giusto prodotto che possa migliorare il rapport senza effetti inebrianti, così da potersi godere semplicemente un’esperienza sensuale.

Non c’è bisogno di essere coraggiosi e provare qualcosa di totalmente fuori dal normale.

Il CBD della canapa light per il sesso è sicuro e soddisfacente

Nuova è appunto l’applicazione del CBD in ambito sessuale, ma occorre ricordare che si tratta di una sostanza naturale presente nella marijuana legale e che è un ottimo aiuto per il rilassamento. E’ interessante sapere inoltre, che l’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che è un composto generalmente sicuro, sia legalmente che fisicamente. Attualmente il mercato presenta una miriade di prodotti ed infusi per il potenziamento sessuale, ci siamo però posti questa domanda: se una valida alternativa ai mille articoli (contenenti anche CBD, ma non solo quello!) fosse proprio la canapa light?

Ci siamo resi conto che c’è tanta disinformazione su questo argomento, intervistati più di 1.000 persone per capire quanti sarebbero stati disponibili ad usare spray, oli a base di CBD per migliorare la loro attività sessuale, abbiamo riscontrato che molti necessitavano di informazioni attendibili sull’argomento. Da qui anche l’idea di dare il nostro personale contributo.

CBD una validissima opzione

Hai mai pensato di utilizzare il CBD per rendere più interessanti le cose in camera da letto? No? Tranquillo, non sei solo. Dalla nostra intervista è venuto fuori che, il 94% non ha mai fatto uso del CBD in ambito sessuale.

Come vedi, sei in buona compagnia!

Sebbene vi sia una mancanza di ricerca medica per sostenere le affermazioni relative all’uso della canapa con alto contenuto di CBD, ci fa riflettere il fatto che, una porzione così grande di persone non abbia mai nemmeno preso in considerazione l’uso di questi prodotti “in camera da letto”…perchè (il 96% di loro) non era a conoscenza dei suoi potenziali benefici.

Questo ad ulteriore conferma che non ci sono molte informazioni disponibili che spieghino gli effetti positivi del CBD per il sesso. Una dottoressa dell’Università della Florida afferma: “Non so se [CBD] è qualcosa che consiglierei o no, perché Non ho fatto abbastanza ricerche, ma posso dire … sicuramente non conosco alcuna ragione per cui sarebbe dannoso per le persone. “

Premesso questo, andiamo ora a parlare di come l’uso di CBD per il miglioramento della sfera sessuale possa influenzare le persone con ansia da prestazione, perdita di libido ed altri fattori che possono impedire una piacevole attività sessuale.

Il CBD (presente nella canapa light ad esempio) funziona

Partiamo sempre dai numeri, perchè rendono meglio l’idea in certi tipi di discorsi. Il 64% delle persone ha dichiarato che il loro umore era influenzato positivamente quando utilizzavano CBD per il sesso.

Questo potrebbe essere correlato ad un aumento del desiderio sessuale e ad una migliore esperienza generale dovuta ad uno stato d’animo sollevato.

Come diceva un vecchio detto napoletano: “l’amore non vuole pensieri” quindi, dopotutto, è più probabile raggiungere l’orgasmo quando stai bene con te stesso ed hai maggiore fiducia nelle tue capacità.

Oltre a migliorare l’umore, studi medici hanno indicato che il CBD può giovare alle persone che soffrono di ansia.

Il CBD aiuta le Donne ed il sesso

Un sondaggio ha rilevato come il 75% delle persone che fa uso di prodotti con CBD, ritiene sia utile al rilassamento. Questa sostanza può ridurre lo stato di ansia da prestazione e altre insicurezze, può rendere più facile concentrarsi sul proprio corpo durante il rapporto sessuale. Xanet Pailet, l’allenatore di sesso e intimità certificato Somatica, ha affermato che “lo stress della vita quotidiana e l’ansia legata alle prestazioni possono uccidere il desiderio sessuale e creare degli ostacoli in camera da letto. Per le donne, l’orgasmo avviene all’intersezione tra alta eccitazione e alto rilassamento, quindi più sarà rilassata, più facile sarà che provi piacere. “

Mentre il CBD può aiutare con i sintomi di ansia e fornire una stimolazione aggiuntiva, ha anche altri vantaggi per la salute delle donne. Il 45% di esse, che ha una qualche forma di disfunzione sessuale(dai dolorosi spasmi muscolari vaginali all’incapacità di avere orgasmi) ne trova giovamento. Il CBD presente nella canapa light infatti può facilitare il rilassamento muscolare, dare sollievo dal dolore ed infiammazione. Studi recenti hanno dimostrato che il cannabidiolo ha proprietà anti-infiammatorie, può rappresentare perciò una possibilità interessante per quelle donne soggette a particolari disfunzioni sessuali; rendendo il sesso piacevole e meno difficile.

I farmaci prescritti per alcune delle malattie più comuni che riguardano appunto la sfera sessuale femminile, possono avere effetti collaterali come la secchezza vaginale e persino la perdita di tessuto osseo. Sebbene il CBD della marijuana light non sia un sostituto di questi farmaci, è certamente un contributo valido, piacevole per ridurre questi disturbi, alleviando o addirittura evitando dolore o disagio durante il rapporto.

Usare CBD in menopausa, perchè no?

Fonti mediche hanno divulgato che il CBD potrebbe essere in grado di aiutare le donne nel periodo di menopausa. In un momento della vita in cui una donna soffre di cambiamenti ormonali che causano l’irregolarità del sonno, dell’umore e della temperatura, il CBD può essere in grado di stabilizzare queste fluttuazioni. Introdurre questa sostanza nella vita sessuale di una donna in menopausa, è un buon modo per ridurre la secchezza ed aumentare la sensibilità.

L’uomo e l’uso di CBD nel rapporto sessuale

Abbiamo riscontrato come le donne possano trovare molti benefici nell’uso del CBD durante l’attività sessuale, ma come si comporta questa sostanza nel corpo degli uomini?

Come accennato precedentemente è indubbiamente utile per diminuire la “famosa” ansia da prestazione e dare sicurezza.

Uno studio pubblicato dal Journal of Sexual Medicine, afferma che la disfunzione erettile colpisce attualmente 1 unomo su 4 di età inferiore ai 40 anni.

Il CBD può aumentare l’eccitazione maschile, indirettamente (diciamo) migliorando cioè, la libido nelle donne.

Conclusioni sull’uso di CBD nel sesso

Ricapitolando quindi, l’efficacia dei prodotti di cannabidiolo nei rapporti sessuali, possono riferirsi alle sensazioni aggiunte o alla capacità di ridurre l’ansia, aumentare il desiderio sessuale, suscitare uno stato d’animo positivo e alleviare il dolore. Tutto questo chiaramente in maniera estremamente soggettiva.

Canapa light per ridurre gli stati di ansia

Ecco come il CBD interviene nel nostro organismo

Olio di CBD: può aiutare l’ansia ma non solo

Il CBD estratto dalla canapa, cosa sai a riguardo? Cercheremo di psiegare meglio come la canapa light e olio CBD possano essere considerati un vero toccasana per la nostra salute.

Probabilmente avete sentito parlare di CBD (cannabidiolo), un componente della pianta di canapa che viene usato in tantissimi campi. Dalle creme per uso quotidiano alle pillole di integratori ma non solo. Anche se il CBD è stato usato come cura medicinale per migliaia di anni in tutto il mondo, è ancora avvolto nel mistero.

Ci sono molte dicerie, una su tutte riguarda il fatto che non sia sicuro per i bambini ad esempio, ma ecco cosa dovresti sapere:

L’olio di CBD viene estratto dalla pianta di canapa, che è della stessa famiglia di piante della marijuana.

Nonostante questo possa “allarmarti” è importante notare che se bene della stessa famiglia, il CBD è diciamo, un “cugino della marijuana” non psicoattivo, dice Laura Hollingberry, fondatrice e CEO di una società che ha fatto molte ricerche sul mercato della CBD e della canapa.

Il CBD è infatti frutto di un tipo di canapa light (così chiamata) che ha un THC molto basso.

Cos’è il THC e come incide nella canapa light e olio CBD?

E’ quel componente della marijuana responsabile degli effetti che alterano la mente. La pianta di canapa è stata usata per migliaia di anni per materiali da costruzione, tessuti e prodotti alimentari come semi di canapa e olio di canapa, che non è la stessa dell’olio di CBD (ne parleremo più avanti).

Dicevamo che,l’olio di CBD proviene dalla pianta di canapa, erba che fa parte della stessa famiglia delle piante di marijuana, ma è un prodotto assolutamente sicuro.

Dobbiamo però a questo punto fare una distinzione, abbiamo accennato prima alla canapa light che, è molto diversa dalla marijuana medica, questa infatti contiene grandi quantità di THC.

I prodotti CBD non sono psicotropi, il che significa che non causano la sensazione euforica associata all’assunzione della marijuana.

La maggior parte contiene quantità minuscole (meno dello 0,3 percento) e alcune sono completamente prive di THC. La CBD non avrà alcun impatto sui test antidroga ed è abbastanza sicura per i bambini.

In effetti, la CBD ha avuto un grande impatto mediatico ed una risonanza su scala nazionale, con la scoperta della sua capacità di fermare le crisi epilettiche nei bambini affetti da epilessia resistente ai farmaci normali.

Il THC ed il CBD sono considerati fitocannabinoidi ma, interagiscono con il corpo in modi molto diversi.

Come il THC ed il CBD interagiscono col nostro corpo

Il THC agisce legandosi direttamente ai recettori cannabinoidi 1 e 2 (CB1 e CB2). Il CBD non si lega a questi recettori, ma interagisce con il sistema endogeno di cannabinoidi o con il sistema endocannabinoide (ECS), una raccolta di recettori cellulari che svolgono un ruolo fondamentale nella funzione del sistema nervoso e immunitario.

Il corpo umano produce i suoi endocannabinoidi: la massima concentrazione è nel latte materno. Il CBD funziona con il nostro corpo, bloccando o riducendo la scomposizione degli endocannabinoidi presenti in natura.

Lo sapevate?

Il sistema endocannabinoide del tuo corpo gioca un ruolo chiave nella funzione del sistema nervoso e del sistema immunitario.

L’olio CBD è diverso dall’olio di canapa?

Eh si, molti non conoscono la differenza ma l’olio di canapa e quello di CBD non sono affatto la stessa cosa. L’olio di canapa è derivato solo dai semi della pianta di canapa e non contiene quantità apprezzabili di cannabidiolo.

I prodotti CBD, d’altra parte, sono fatti dall’intera pianta, non solo dai semi. Esistono migliaia di varietà di canapa e le coltivazioni utilizzate per l’olio di CBD contengono concentrazioni significativamente più elevate di cannabidiolo.

L’estratto di canapa usato per produrre l’olio di CBD proviene da piante con un concentrato maggiore di cannabidiolo.

Per esaltare ulteriormente i componenti attivi, tale prodotto passa attraverso un processo di estrazione privo di solventi, in modo simile alla produzione di oli essenziali. L’olio estratto viene quindi testato per scongiurare la presenza di contaminanti e tossine come metalli pesanti, nonché per il contenuto di cannabinoidi.

I risultati dell’olio CBD estratto dalla canapa stanno dimostrando la capacità di questa sostanza di interrompere le convulsioni, calmare l’ansia, ridurre l’infiammazione, alleviare la depressione e lenire il dolore cronico. “Il CBD ha il potenziale per essere il più importante ingrediente di benessere negli ultimi 50 anni”, afferma Hollingberry.

“La CBD è importante per la funzione nervosa e immunitaria, e allo stesso modo i probiotici non sono solo per le persone che soffrono di disturbi digestivi, il CBD non è solo per persone malate è, per tutti coloro che vogliono essere proattivi riguardo alla loro salute a lungo termine. “

Effetti benefici che si possono ottenere dal CBD di canapa light

Nell’epilessia molti studi (e rapporti dagli utenti di CBD) hanno confermato che il CBD è efficace nel ridurre la frequenza e la gravità delle crisi sia nei bambini che negli adulti.

Anche per l’artrite il CBD rappresenta un potente antinfiammatorio e può ridurre i sintomi di artrite e altre malattie infiammatorie, senza effetti collaterali. È efficace sia oralmente che topicamente.

Il nostro cuore può beneficiare delle proprietà cardiovascolari di questa sostanza, numerosi studi hanno dimostrato che il CBD può proteggere il cuore abbassando la pressione sanguigna e riducendo i danni causati da infarti e ictus.

Se pensate che sia solo questo, vi sbagliate, perchè il CBD può esercitare attività antidepressive entro pochi minuti dal consumo, possibilmente influenzando i livelli di serotonina, la sostanza chimica del benessere del cervello.

Ci sono tudi dimostrano che il CBD può trattare una vasta gamma di problemi di ansia, tra cui disturbo d’ansia generale, disturbo d’ansia sociale, disturbo di panico, disturbo ossessivo-compulsivo e disturbo da stress post-traumatico.

Infine, essendo un prodotto antiossidante e antinfiammatorio, pare, possa ridurre il rischio di cancro e può rallentare o arrestare la crescita tumorale nei tumori esistenti.

In conclusione, è doveroso far notare che l’estrazione di CBD dalla canapa non è certamente la cura definitiva a malattie devastanti come il cancro o ad altre patologie appena citate. Può però essere un valido elemento da non sottovalutare e che può apportare il suo contributo nella quotidinità di molte persone malate ma non solo, anche come prevenzione e miglioramento delle nostre vite.

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